bevo ancora e ancora
non stavo più in piedi,
mi stavo sfracellando su quegli scogli,
flavio mi ha dato la mano (flavio ti voglio bene)
e solo qualche graffio mi ricorda di ieri notte
ma non ho ancora pianto quelle lacrime.
uno sguardo mi congela come fuoco senza aria
ma non piango
e vorrei.
le onde e il vento mi portano profumi e ricordi di porte chiuse,
di finestre che sbattono,
di un principe di spalle che si allontana senza voltarsi, e parte.
e solo io ora sento questi odori,
di crema e mare e acquaragia e nuvole.
vorrei sorridere in un abbraccio
mi stapperò una weiss per confondermi un pò in quel torbido dolciastro.
scritto da Anonimo